Sine Internetto ne cantantur recensiorum, più o meno, comunque sia sono stato senza internet, ma grazie ai cibernetici signori degli anelli sono di nuovo sul web(bbe).
Premetto che non sono un fan del
western, probabilmente perché sono nato nel 92 e non ho potuto
vivere gli anni d'oro del genere o semplicemente perché non mi è
mai andato veramente a genio.
Le mie uniche avventure nel mondo
western le ho vissute grazie a Bud Spencer e Terence Hill, con
qualche sporadico approccio al re incontrastato Clint Eastwood.
Assurdo che grazie ad una storia nata
grazie ad una etichetta indipendente di fumetti, arrivata poi al
grande pubblico grazie all'Editoriale Cosmo, mi sia galvanizzato a
tal punto da voler rimediare a questa mia pazzesca lacuna.
La vicenda, almeno per quanto riguarda
le prime quaranta pagine, è la solita. C'è tutto: ranger, nativi
americani, messicani, revolver, cavalli impazziti e tanto, ma
veramente tanto, piombo! L'ambientazione è quella tipica di un
western che si rispetti, ma John Hays nasconde molte delle sue
qualità migliori, almeno per quanto riguard la prima parte di
lettura.
I disegni di Des Dorides sono
semplicemente fantastici. Non lo nascondo, Des Dorides è il mio
disegnatore italiano preferito, ha un tratto unico e un giorno mi
piacerebbe tantissimo vederlo su una serie Image, tra le altre cose
sono l'orgoglioso possessore di un suo sketch (un corrugatissimo
primo piano di Battaglia). Adoro l'atmosfera che riesce a creare
nelle sue tavole e John Hays non poteva che diventare un piccolo
capolavoro grazie alla cupezza del suo tratto. Menzione speciale va
fatta alle pagine 46 e 47, eccezionali grazie all'utilizzo di un
inedito (almeno per quanto mi riguarda, ma io so ignorante!) effetto
fish-eye, un risultato stupendo che fa di quelle due pagine un vero
concentrato di azione.
Stefano Marsiglia e Michele Monteleone
hanno regalato a Des Dorides una sceneggiatura fantastica sulla quale
lavorare. Non sono riuscito a trovare un solo momento morto, anzi,
credo di non essere riuscito a fermarmi neanche un momento durante la
lettura.
I dialoghi non sono affatto forzati e
non ricadono nei soliti cliché. Qualcuno potrebbe farsi ingannare
dal vocabolario tipico del genere, ma d'altronde c'era da
aspettarselo. I personaggi sono tutt'altro che scontati e sono davvero tutti brutti sporchi e cattivi, soprattutto
per quanto riguarda i “VILLAIN”, anche se qui il concetto stesso
di villain è piuttosto controverso, tra le altre cose John Hays è esistito davvero e ci tengo a precisare che questo del fumetto è di gran lunga superiore all'originale!
Mi è piaciuta molto la scelta di
mettere in primo piano i rituali delle tribù dei nativi americani,
anche perché la figura del trickster, del metà uomo e metà
animale, è fondamentale nella loro cultura ed è uno degli aspetti
più interessanti di queste civiltà, come anche tutte le creation
story che si focalizzano sul mondo animale.
Se proprio dovessi trovare il pelo
nell'uovo direi che l'unica pecca di quest'albo è l'essere auto
conclusivo, almeno da quello che ho capito, mentre preferirei che gli
autori dessero vita ad una vera e propria serie ongoing, perché il
materiale visto in queste novantasei pagine è veramente molto
valido. “Eh, ma alla fine è un prodotto nato in un etichetta
indipendente, sai che schifezza!” Col cazzo! Anzi se fossi nei
panni degli autori spingerei per poter alimentare quella fiammella
che si accesa in tutte le persone che hanno apprezzato questo volume.
Se mi state leggendo, vi prego, continuate a scrivere storie su John
Hays (SPOILEEEEEROEIROEIRO) e su quello che resta dei suoi compagni!
Insomma in John Hays c'è tutto, se non
l'avete letto andate a recuperarlo immediatamente!
Concludo col dire che è il primo
fumetto western che io abbia mai letto e, se non dovesse mai uscirne
un seguito, probabilmente sarà anche l'ultimo, non me ne voglia Tex!
Fuetti western o Tex o nulla!!!!!!!! :))
RispondiEliminaFidati di me e recupera questo gioiellino, sono sicuro che non te ne pentirai!
EliminaMa lo sai che saranno più di trent'anni che non apro un fumetto??? Eh sì, sono vecchietta ma tu fa finta di niente.. tu vola disinnvolto come diceva Han Solo a Chewbecca :))))
EliminaRicordo che andavo a trovare un cugino che inn casa ne aveva sempre tanti.A me interessavano Tex e Zagor.
ahahah tranquilla per l'età! Io in realtà ho iniziato a leggere fumetti italiani da poco, anche perché sono sempre stato più legato alla tradizione americana, ma effettivamente non sapevo cosa mi stavo perdendo!
EliminaGrazie per il consiglio, mi hai fatto incuriosire con la questione dei trickster, per ovvie ragioni. Sembra proprio interessante, poi dalla tua hai il fatto che quando qualcosa ti entusiasma, riesci sempre a far incuriosire le persone a cui ne parli.
RispondiEliminaGrazie mille, sei gentilissima! La parte riguardante i trickster è una supposizione che ho fatto io, ma più che altro si tratta di licantropi!
EliminaLetto evitando lo spoiler, l'albo è nella pila sul comodino che aspetta (in realtà la pila è talmente alta che è in libreria, sul comodino non ci starebbe). Mi ispirava molto e l'ho preso, ti saprò dire a lettura effettuata.
RispondiEliminaIo l'ho adorato! Spero che possa piacerti almeno la metà di quanto sia piaciuto a me, appena lo leggi voglio sapere cosa ne pensi!
EliminaPS: se cerchi spunti western dalle mie parti qualcosa trovi, prova a cliccare sull'etichetta western (sono tutte nel colonnino di destra sotto la voce etichette) e tra fumetti e film qualcosa di interessante troverai di sicuro :)
EliminaGrazie mille! Mi ci fiondo, anche perché non avrei avuto modo di trovare consigli se non sul web, preferisco rubare qualche dritta dal tuo blog a questo punto, grazie ancora!
EliminaQesta sì che è una dritta: allora in Italia esiste la vita oltre Tex! ^_^ Sono nato e cresciuto texiano, figlio di texiano, ma poi il totale immobilismo e la costante ripetitività delle storie m'ha sfondato gli zebedei e ho mollato il ranger nazionale. Temevo nessuno provasse più a fare western in questo Paese - a parte qualche contaminazione Weird West - e ora ti leggo. Quindi, grazie della dritta ;-)
RispondiEliminaInnanzitutto benvenuto!
EliminaPurtroppo devo smontare il tuo entusiasmo: John Hays è Weird West, però credimi non tradisce affatto i canoni delle tipiche storie western, credo che tu debba comunque dargli una possibilità, ti assicuro che non te ne pentirai! Per quanto riguarda Tex mi sa che prima o poi dovrò rimediare a questa lacuna, magari leggendo gli albi più rappresentativi!
Premettendo che qualsiasi albo di Tex è rappresentativo - è praticamente identico da 60 anni! - non mi dispiace la deriva weird, se fatta bene. Purtroppo opere poco ispirate hanno rovinato il genere, ma sta' tranquillo che questo titolo avrà un'occasione di lettura appena possibile ^_^
EliminaPosso immaginare a cosa ti riferisci quando dici "opere poco ispirate hanno rovinato il genere", un esempio è Cowboys & Aliens!
EliminaSant'uomo ^_^
EliminaScherzi a parte, magari senza pretenziosità poteva pure essere un film carino - la sua versione povera "High Plains Invasion" l'ho gradita di più - ma in generale mi piacciono più i fumetti che i film WW, forse perché sono più liberi di esprimersi e di tentare strade nuove: rimanendo in campo Como, "Luna d'argento" mi è davvero piaciuto, con i suoi splendidi disegni e una storia alla Lovecraft...
Pare imperdibile :O Non mi dispiace affatto il genere... io da bambina ero fissata con la serie cartoon The Lone Ranger, fai te... altro che principesse (nel senso che mi esaltavo proprio *__*)
RispondiEliminaAllora non puoi farti scappare quest'albo! (anche io amavo The Lone Ranger, mi hai fatto ricordare un pezzo della mia infanzia, ricordo che spesso giocavo con certe action figure di cowboy subito dopo gli episodi, mio nonno lo adorava!)
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